Girando per le vie di Mandello del Lario e delle sue frazioni, ci si può imbattere in una delle tante targhe posizionate dall'Archivio Comunale della Memoria Locale; ad oggi ne sono state installate circa cinquanta, ma il numero cresce man mano che le ricerche proseguono; le targhe sparse in paese rappresentano uno degli strumenti più interessanti e curiosi per conoscere dettagli e aneddoti sulla Mandello del Lario del passato e del presente. 
Il prezioso lavoro della Archivio Comunale aiuta a ricordare la storia di Mandello del Lario, la biografia di illustri concittadini o l'origine e il significato di alcuni toponomi.
Si tratta non solo di seguire un itinerario segnato in mappa, ma di lasciarsi andare ad una piacevole caccia al tesoro per scoprirle.

Itinerari della memoria

Gli itinerari della memoria sono due percorsi che ricordano fatti, luoghi e personaggi della Resistenza mandellese nel periodo che va dall'8 settembre 1943 (data di annuncio dell'Armistizio) al 25 aprile 1945 (data simbolo della Liberazione); gli itinerari ricordano il cammino della brigata "Cacciatori delle Grigne", divenuta poi "89^ Poletti", verso la liberazione dal nazi-fascismo.
Illustrati in una guida, i due percorsi sono segnalati con frecce direzionali che indirizzano ai luoghi dove sono posizionate delle targhe in lingua italiana e inglese.
Per chi viene da fuori Mandello del Lario, si consiglia di parcheggiare nel piazzale antistante la Moto Guzzi e partire proprio dall'entrata della storica fabbrica, la quale ha avuto un ruolo fondamentale anche negli ultimi giorni dell'aprile 1945.

Itinerario 1

Durata: un' ora circa
Piacevole passeggiata su percorso urbano (indicato con colore rosso sulla guida), adatto alle famiglie.
- Muro esterno cimitero di Mandello del Lario: luogo della fucilazione di Giovanni Poletti il 25 Agosto 1944
- Interno cimitero di Mandello del Lario: monumento ai partigiani mandellesi
- Via Dante Alighieri, ex scuole di Molina: sede del Comando tedesco della Wehrmacht
- Via A. Moro, località "La Maiola": monumento a ricordo dei caduti del 26 ottobre 1944
- Via E. Parodi: Moto Guzzi
- Piazza L. Da Vinci - Via A. Manzoni (cortile interno Comune): targa a ricordo degli I.M.I. mandellesi

Itinerario 2

Durata: un'ora circa
Percorso facile, dal centro di Molina alle frazioni di Rongio e di Somana, su strade e mulattiere, con tratti in salita; si consigliano scarpe da ginnastica o scarponcini.
- Mulattiera per Rongio, località "Neri": lapide che ricorda la morte di Giuseppe Poletti il 25 agosto 1944
- Rongio: luogo di partenza dei sentieri per la Gardata, Era, il Rifugio Elisa ecc., basi di gruppi partigiani; luogo dell'arresto dei partigiani Giuseppe e Giovanni Poletti il 25 agosto 1944
- Sonvico, via per Era: collegamento tra Somana e il comando partigiano di Era
- Somana, Piazza Mons. Gaddi: luogo di passaggio dei partigiani e delle staffette, ma anche dei nazifascisti diretti a Era durante i rastrellamenti dell'autunno 1944
- Interno cimitero di Somana: monumento dello scultore G. Enrini che ricorda i partigiani Adamo e Davide Gaddi, Giuseppe e Giovanni Poletti
Itinerari della Memoria Mandello Targa Rifugio Brioschi
 
 
 
 
Dalle frazioni di Somana e di Rongio ci si può collegare ad altri percorsi sulle Grigne, che toccano le sedi della brigata (località Era e Gardata), i rifugi (Brioschi, Rosalba, Bietti-Buzzi) nonchè i percorsi fatti dai partigiani e dalle staffette;
Gli itinerari e i fatti storici sono descritti nella guida "Partigiani sulle Grigne, nuovi itinerari della memoria".
  
Una delle 40 targhe poste lungo i 12 itinerari sulle Grigne da Lecco a Bellano e alla Valsassina

La storia in riva al lago

Grazie agli itinerari curati dall'Archivio Comunale Memoria Locale è possibile scoprire la storia dell'antico borgo di Mandello in riva al lago.
Si tratta di 4 itinerari facili, di breve durata, percorribili a piedi su strada asfaltata o in terra battuta, adatti anche per famiglie e anziani; i percorsi sono descritti brevemente nella targa posizionata in piazza Giovanni XXIII, esattamente di fronte alla Chiesa di San Lorenzo; la guida contiene poi approfondimenti e preziose immagini d'epoca.
Nell'attuale territorio a lago di Mandello esistevano nei secoli passati due zone: il castrum (castello) e il borgo, entrambi circondati da un fossato, alimentato dall'acqua del lago: il castrum era un complesso militare fortificato nel quale potevano rifugiarsi temporaneamente gli abitanti e i loro animali in caso di attacco nemico; il borgo invece si trovava nella parte esterna al castrum ed era diviso in contrade e protetto da mura e da porte.

Itinerario 1 - le torri del castrum

Il primo itinerario porta il visitatore alla scoperta delle torri e del castello

Itinerario 2 - il sistema difensivo

Il secondo itinerario, interessante anche dal punto di vista paesaggistico, permette di intuirecome fosse strutturato e difeso l'antico borgo

Itinerario 3 - l'antico borgo

Il terzo itinerario immerge nella vita operosa del borgo quando, nei secoli passati, le merci arrivavano via lago.

Itinerario 4 - dal borgo al Meria

Il quarto itinerario porta nella zona oggi occupata dal nuovo porto e dai giardini pubblici; ai tempi quest'area posta tra il borgo e il torrente Meria, era disabitata e rappresentava una vera e propria area di confine che assorbiva le piene del fiume ogni qualvolta le sue acque trascinavano verso il lago, rumorosamente e con grave pericolo per gli abitanti, grossi massi, detriti e sabbia.

 

Itinerari Guzzi

Quattro itinerari per guzzisti.. e non solo!
Gli itinerari Guzzi sono quattro: i primi due sono percorribili anche a piedi; il terzo è un percorso percorribile a discrezione del visitatore, a piedi o in moto (dipende dal tempo disponibile!); il quarto e ultimo itinerario, con le sue varianti, richiede proprio la moto.. chiaramente una Guzzi!
Lungo questi percorsi, che sono illustrati dettagliatamente nella guida "itinerari Guzzi" (disponibile anche in lingua inglese), i luoghi, i fatti e i tanti aneddoti ed aspetti meno noti del mondo Guzzi coinvolgono il visitatore in un'atmosfera indimenticabile per tutti gli amanti del genere. In totale si tratta di circa 30 siti.
 

Itinerario 1: Sulle orme di Carlo Guzzi 

Itinerario completamente urbano composto di sei siti percorribile a piedi, della durata di 30-45 minuti, che permette di scoprire i luoghi dove Carlo Guzzi ha vissuto e ideato la sua moto, oltre a quelli dove ora viene ricordato.

Itinerario 2: La fabbrica 

Itinerario composto di sei siti che, parzialmente, si snoda all'interno della storica Moto Guzzi e, in parte, costeggian gli antichi capannoni; l'itineraio permette di scoprire lo sviluppo della fabbrica dal 1921 al 1950.
Il percorso dura 90-120 minuti e comprende la visita al museo (nella guida sono descritti 10 modelli significativi del mondo Guzzi)

Itinerario 3: La Moto Guzzi e Mandello 

Itinerario composto di diciotto siti, della durata di 90-120 minuti, percorribile preferibilmente in moto, vera e propria continuazione dei primi due percorsi appena descritti.
Il percorso riprende i contenuti del volume "Guzzi, l'idea che ha cambiato Mandello" e permette di scoprire come la fabbrica abbia modificato il territorio secondo un modello di imprenditoria illuminata.

Itinerario 4: Un "fuori porta speciale" (3 varianti)

La variante principale è un itinerario da fare in moto lungo le strade che un tempo erano percorse dai collaudatori e si snoda tra il lago e la Valsassina; il tragitto permette di godere di un paesaggio unico: dagli scorci sul lago, ai boschi di latifoglie, al fondovalle, all'imponente complesso delle Grigne.
Le altre due varianti, da percorrere in parte a piedi, portano alla scoperta di due aspetti sconosciuti anche ai più appassionati: si tratta delle centrali idroelettriche fatte costruire dalla Moto Guzzi e, per alpinisti-rocciatori, delle vie aperte sulle Grigne dagli scalatori e soprattutto dalle pioniere scalatrici della famiglia Guzzi.

A piedi lungo la Roggia

In fase di allestimento!
"A piedi lungo la Roggia" è un itinerario didattico/turistico in fase ancora di allestimento: l'ambizioso progetto dell'Archivio Memoria Locale di Mandello del Lario prevede un vero e proprio museo all'aperto, con ruote idrauliche funzionanti. Attualmente si trovano alcune targhe nella parte iniziale del percorso, presso il lavatoio di Molina in Piazza IV Novembre, lungo la pedonale che da Via Dante porta a Via C. Battisti e in Via Cavour.
Quando sarà ultimato si tratterà di una piacevole passeggiata che, partendo da una zona boscosa e interessante dal punto di vista geologico-naturalistico, in prossimità dell'inizio del canale, costeggerà il fiume, attraverserà vecchi nuclei fino al lago, e permetterà al visitatore di scoprire la storia, la tecnologia, la vita quotidiana e le molteplici attività che nei secoli hanno segnato il percorso della "Roggia Valmeria". Un percorso costellato di mulini, magli, concerie, gualchiere, lavatoi, filatoi e torcitoi da seta e dove giravano molte ruote idrauliche, indispensabili per produrre l'energia necessaria alle attività appena citate.
L'itinerario previsto ha la durata di circa due ore, è facilmente percorribile e adatto anche per famiglie. Per il primo tratto si consigliano scarpe da ginnastica.

Le vie di Mandello del Lario ci ricordano

Camminando liberamente per Mandello del Lario, si possono trovare delle targhe, curate dall'Archivio Comunale Memoria Locale, che spiegano i toponimi, raccontano di personaggi illustri mandellesi (religiosi, imprenditori, nobili...) o ricordano fatti storici e famiglie illustri.